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I fondi della Politica di Coesione

La politica di coesione è sostenuta dall’Unione europea con i Fondi strutturali europei, che finanziano programmi con una gestione condivisa tra Stato Membro e Commissione e richiedono un cofinanziamento nazionale assicurato, per la maggior parte, dal Fondo nazionale di rotazione per l'attuazione delle politiche comunitarie. A tali risorse si aggiungono, sempre sul piano nazionale, quelle del Fondo Sviluppo e Coesione, che stanzia risorse addizionali per sostenere e sviluppare le politiche di coesione e territoriali.

I Fondi europei

I principali Fondi strutturali europei che sostengono la politica di coesione sono:

  • il Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (FESR), che è il principale strumento finanziario per favorire la crescita economica e occupazionale delle regioni europee e per appianarne disparità e squilibri di sviluppo. Il FESR persegue due obiettivi principali, ciascuno dei quali concretamente declinato (“obiettivi specifici”) nel regolamento del fondo adottato in ciascun ciclo di programmazione: l’obiettivo “Investimenti a favore della Crescita e dell'Occupazione” (ICO), finalizzato a rafforzare il mercato del lavoro e le economie regionali, e l’obiettivo “Cooperazione territoriale europea” (CTE), volto a rafforzare la cooperazione transfrontaliera, transnazionale e interregionale all'interno dell'Unione;
  • il Fondo Sociale Europeo (FSE) o Fondo Sociale Europeo Plus (FSE+) nella programmazione 2021-2027, che ha l’obiettivo principale, anche esso concretamente declinato in “obiettivi specifici” stabiliti nel relativo regolamento, di sostenere gli Stati membri nel conseguire livelli elevati ed adeguati di occupazione, qualificata e resiliente, ed una protezione sociale equa ed inclusiva, contribuendo in tal modo alle priorità dell'Unione;
  • Il Fondo per una transizione giusta (Just Transition Fund – JTF), operativo dalla programmazione 2021-2027, che sostiene investimenti per una transizione equa e sostenibile verso un'economia dell'Unione climaticamente neutra entro il 2050, al fine di fornire sostegno ai territori che fanno fronte a gravi sfide socioeconomiche derivanti dal processo di transizione verso la neutralità climatica e di consentire alle regioni e alle persone di affrontare gli effetti sociali, economici ed ambientali derivanti da tale transizione.

Nel ciclo 2014-2020 le risorse originariamente stanziate per FESR e FSE sono state integrate per gli anni 2021-2022 dalle risorse provenienti dal ciclo 2021-2027 legate all’iniziativa Recovery Assistance for Cohesion and the Territories of Europe (REACT-EU) allo scopo di promuovere il superamento degli effetti negativi della crisi sanitaria sull'economia, sull'occupazione e sui sistemi sociali nelle regioni colpite dalla pandemia di COVID-19 a e favorire, al contempo, la transizione verde, digitale e resiliente di economia e società.

Nei cicli di programmazione 2000-2006 e 2014-2020 i documenti strategici di riferimento a livello europeo della politica di coesione considerano anche le risorse stanziate per lo sviluppo rurale e per la politica marittima e della pesca e acquacultura, cioè i fondi FEASR e FEAMPA che tuttavia mantengono una governance autonoma.

I Fondi nazionali

I Fondi nazionali che finanziano le politiche di coesione sono:

  • il Fondo di rotazione per l’attuazione delle politiche comunitarie, istituito dall’articolo 5 della legge n. 183/1987 presso il Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato del Ministero dell’economia e delle Finanze, che eroga le quote di cofinanziamento nazionale degli interventi comunitari nelle aree obiettivo dei fondi strutturali, nonché eventuali anticipazioni sui contributi spettanti a carico del bilancio dell’UE, ed assicura la raccolta e l’elaborazione dei dati contabili  concernenti  i  flussi  finanziari  dell’UE riguardanti l'Italia e quelli nazionali ad essi collegati;
  • il Fondo Sviluppo e Coesione, ex Fondo per le Aree Sottoutilizzate (FAS), istituito dall’articolo 4 del decreto legislativo n. 88/2011, che sostituisce precedenti fondi con finalità analoghe, nel quale sono iscritte le risorse finanziarie aggiuntive nazionali per attuare politiche per lo sviluppo orientate alla coesione economica, sociale e territoriale e alla rimozione degli squilibri economici e sociali in attuazione dell'articolo 119, comma 5, della Costituzione. Il FSC ha carattere pluriennale, in coerenza con l’articolazione temporale della programmazione dei Fondi strutturali dell’Unione europea, garantendo l’unitarietà e la complementarietà delle procedure di attivazione delle relative risorse con quelle previste per i fondi europei.
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