La misura mira al finanziamento di interventi infrastrutturali per la riqualificazione di siti localizzati in contesti urbani marginalizzati del Sud Italia e destinati ad ospitare percorsi di istruzione superiore, ricerca multidisciplinare e creazione di imprese nelle regioni del Mezzogiorno.
La creazione di infrastrutture materiali o la rigenerazione di quelle abbandonate mira ad attrarre nuove imprese innovative e a promuovere lo sviluppo di capitale umano altamente qualificato. La rigenerazione di queste aree richiede un'ampia collaborazione tra università, centri di ricerca, imprese, amministrazioni pubbliche e organizzazioni del terzo settore, valorizzando il ruolo di tutti gli attori coinvolti.
L'articolo 1 del decreto-legge n. 59 del 2021 ha approvato il Piano nazionale per gli investimenti complementari finalizzato ad integrare con risorse nazionali gli interventi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per complessivi 30.622,46 milioni di euro per gli anni dal 2021 al 2026. Il successivo comma 2 del citato articolo 1 del decreto-legge n. 59/2021 riporta l'elenco degli interventi finanziati con le risorse del Piano nazionale per gli investimenti complementari ("PNC"), prevedendo alla lett. a), n. 4, la destinazione all’intervento «Ecosistemi per l’innovazione al Sud in contesti urbani marginalizzati» di un importo pari a 70 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2022 al 2026, per complessivi 350 milioni di euro, da iscriversi nei pertinenti capitoli dello stato di previsione del MEF per il trasferimento al bilancio della Presidenza del Consiglio dei ministri.
Il decreto del Ministro dell’Economia delle Finanze del 15 luglio 2021 e il relativo allegato 1, in attuazione di quanto disposto dall'articolo l, comma 7, del decreto-legge 6 maggio 2021, n. 59, hanno individuato quali soggetti attuatori dell’intervento “l'Agenzia per la coesione territoriale, fino alla stipula della convenzione, e i soggetti individuati nell'ambito del partenariato come stazioni appaltanti per la realizzazione delle opere”, fissando altresì il relativo cronoprogramma con l’indicazione dei relativi obiettivi iniziali, intermedi e finali.
L’Agenzia per la Coesione Territoriale (dal 1° dicembre 2023, l'Agenzia per la Coesione Territoriale è stata soppressa e le sue funzioni trasferite al Dipartimento per le politiche di coesione e per il sud) ha svolto la relativa procedura selettiva, che si è articolata in due fasi:
- Fase I (chiusa): Avviso per la manifestazione di interesse per la candidatura di idee progettuali da ammettere ad una procedura negoziale finalizzata al finanziamento di interventi di riqualificazione e rifunzionalizzazione di siti per la creazione di ecosistemi dell’innovazione nel Mezzogiorno;
- Fase II (chiusa): Invito, rivolto ai soli soggetti Proponenti delle idee progettuali presenti nella lista approvata con decreto del Direttore Generale dell'Agenzia per la Coesione territoriale, alla presentazione di progetti da ammettere a finanziamento a valere sulle risorse dell'articolo l, comma 2, lett. a), n. 4 del d.l. 6 maggio 2021, n. 59, convertito, con modificazioni, dalla legge l luglio 2021, n. 101;
Attualmente i progetti assegnatari contributo sono in corso di attuazione. Nell’elenco a destra sono disponibili, suddivisi per fasi, gli atti della procedura in parola.