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Coesione: alla Camera due giorni su vent’anni di politiche e sfide future

Un confronto ampio e approfondito su vent’anni di politiche di coesione, sui progetti realizzati, sulle risorse mobilitate; su come leggere e gestire il presente e su come immaginare la coesione del futuro. È stato il fulcro del convegno “Coesione Italia. L’Italia delle comunità, l’Europa dei territori. Numeri, storie, futuro”, tenutosi a Roma, presso l’Aula dei Gruppi parlamentari della Camera dei Deputati e promosso dal Ministro per gli Affari europei, il PNRR e le Politiche di coesione, Tommaso Foti. 
 
Il convegno si è aperto con i saluti del Presidente della Camera Lorenzo Fontana, un videomessaggio del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e l’intervento introduttivo del Ministro Foti. 
 
“La coesione non nasce per l’Italia soltanto, ma per tutte le regioni d’Europa con divari infrastrutturali e sociali. Il suo valore è costruire opportunità reali, oggi e domani”, ha affermato il Ministro aprendo i lavori. “Coesione e competitività non sono in contraddizione: più c’è coesione, più una regione è competitiva. Negli ultimi vent’anni l’Italia ha potuto contare su risorse europee e nazionali pari a circa 345 miliardi di euro, di cui oltre 135 miliardi nella sola programmazione 2021-2027: risorse che hanno permesso la realizzazione di migliaia di interventi, coinvolgendo amministrazioni centrali e locali e generando impatti concreti nella vita quotidiana di milioni di cittadini. Un impegno continuo - ha proseguito il Ministro - che conferma come la coesione sia la principale politica d’investimento per lo sviluppo strutturale dell’Italia”. 
 
Al panel “Coesione e territori. La qualità della visione, il valore delle comunità” sono intervenuti Marco Marsilio, Conferenza delle Regioni, Pasquale Gandolfi presidente UPI, Gaetano Manfredi presidente ANCI e Andrea Prete, presidente Unioncamere. I Ministri per il Sud e la coesione territoriale dei precedenti Governi, Mara Carfagna, Giuseppe Provenzano e Claudio De Vincenti, hanno ripercorso le “Politiche di coesione tra storia e futuro”. 
 
Nel pomeriggio della prima giornata i Ministri Anna Maria Bernini, Marina Calderone e Gilberto Pichetto Fratin, insieme al Sottosegretario Luigi Sbarra, hanno affrontato il tema “Coesione e sistema Paese: priorità e strategie per lo sviluppo”. Il dialogo sui temi della coesione è stato animato anche dalle relazioni del professore Riccardo Crescenzi (London School of Economics) su “Il valore della coesione: dagli scenari ai risultati” e di Luca Bianchi, Dg di SVIMEZ, su “Il valore della coesione per istituzioni e partenariato”. 
 
La seconda giornata del convegno ha preso il via con il dibattito tra i Presidenti della Regione Marche, Francesco Acquaroli; della Regione Lazio, Francesco Rocca; della Regione Lombardia, Attilio Fontana; della Regione Sardegna, Alessandra Todde; della Regione Sicilia, Renato Schifani che si sono confrontati su “Coesione e territori. Programmare e attuare per le comunità”, analizzando le difficoltà e le buone pratiche amministrative. 
 
Il convegno si è chiuso con un dialogo tra il Ministro Foti e il Vicepresidente esecutivo della Commissione europea con delega alle riforme e alla coesione, Raffaele Fitto, sul tema “Italia e Europa: risultati, scenari e sfide per la coesione”. Nel suo intervento conclusivo, il Ministro Foti ha sottolineato come: “né il PNRR né la coesione sono solo programmi di spesa. Il vero tema è la capacità amministrativa, il funzionamento delle strutture, la qualità di chi lavora ogni giorno nei territori. La politica ci mette la faccia, ma dietro ci sono Regioni, Province e Comuni, grazie ai quali i risultati si ottengono o meno. 
Le riforme restano. Ed è sulle riforme che poi l’Italia costruisce la sua modernizzazione”.