Acqualagna (AN), Fitto: prosegue il nuovo corso delle politiche di coesione. Dopo la Liguria accordo sottoscritto con le marche, oltre 530 milioni per cittadini e imprese

28 ottobre 2023

“Prosegue il nuovo corso delle politiche di coesione con la firma odierna dell’Accordo per la coesione tra il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ed il Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli” ha dichiarato il Ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR, Raffaele Fitto, “un approccio più efficiente e responsabile all’uso delle risorse del Fondo di Sviluppo e Coesione per il periodo 2021-2027”.“L’Accordo”, spiega il Ministro Fitto, “ stanzia oltre 330 milioni di euro di FSC, che unitamente alle altre risorse nazionali attivate, realizzeranno investimenti e opere strategiche per la regione Marche, complessivamente per oltre 530 milioni di euro. Interventi tangibili a favore dei cittadini e delle imprese del territorio: infrastrutture stradali mirate a decongestionare il traffico sull’adriatica migliorando i collegamenti con l’entroterra, anche per contrastare lo spopolamento delle aree interne, utilizzabilità dei porti, turismo di qualità e inclusivo, cultura, scuola, sostegno alle imprese e all’occupazione.”“Esprimo grande soddisfazione”, prosegue il Ministro Fitto, “per questo risultato, importante per la Regione, che pone i bisogni e le aspirazioni di cittadini e imprese al centro delle politiche di coesione, e per il Governo Meloni, che dopo la Liguria segna una nuova tappa fondamentale nel percorso che porterà alla sottoscrizione degli Accordi per la coesione con tutte le regioni, da Nord a Sud.”L’Accordo siglato oggi è infatti parte di una strategia unica che ha il fine di valorizzare appieno i fondi di coesione nazionali ed europei, assicurando la complementarità tra il PNRR e le politiche di coesione per agire concretamente sulle leve di sviluppo dei territori. Solo così,” ha concluso il Ministro Fitto, “potremo lasciarci alle spalle i ritardi e le inefficienze che hanno caratterizzato in passato le politiche di investimento per la coesione in Italia, e affermare il nuovo metodo introdotto con il Decreto Sud e basato sul lavoro di squadra tra Governo e Regioni, per l’individuazione degli interventi strategici per il territorio e la loro celere attuazione in tempi certi e modalità concordate.”

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