La strategia nazionale di riferimento per il ciclo 2007-2013 delle politiche di coesione è rappresentata dal Quadro Strategico Nazionale (QSN), documento approvato con Decisione della Commissione europea C(2007)3329 del 13 luglio 2007 e con la Delibera CIPE n. 174/2006 . Il QSN rappresenta il riferimento strategico per la programmazione sia dei fondi strutturali europei che delle risorse aggiuntive nazionali del Fondo per le Aree Sottoutilizzate (FAS), poi Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC), articolato nei seguenti macro obiettivi (all’interno dei quali sono state individuate Priorità tematiche):
- sviluppare i circuiti della conoscenza
- accrescere la qualità della vita, la sicurezza e l’inclusione sociale nei territori
- potenziare le filiere produttive, i servizi e la concorrenza
- internazionalizzare e modernizzare l’economia, la società e le amministrazioni
La predisposizione del QSN è stata avviata in Italia a partire dal 2005 con l’approvazione da parte della Conferenza unificata Stato, Regioni e Enti locali delle Linee Guida per l’elaborazione del Quadro Strategico Nazionale per la politica di coesione 2007-2013 in cui si delinea la scelta di convergenza programmatica fra politica di coesione comunitaria e nazionale, successivamente formalizzata anche con la Delibera CIPE n. 77/2005.
Per il 2007-2013 si tratta del Regolamento CE. 1828/2006 della Commissione dell'8 dicembre 2006 che stabilisce modalità di applicazione del regolamento CE n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e del regolamento CE n. 1080/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale. Allegato II: Classificazione degli interventi dei Fondi per il periodo 2007-2013 / Parte A: Codificazione per dimensione / Tabella 1: Codici relativi alla dimensione "Temi prioritari"
A livello europeo le disposizioni generali per il ciclo 2007-2013 sono contenute nel Regolamento CE n. 1083/2006 le cui modalità di applicazione sono indicate nel Regolamento CE n. 1828/2006, mentre le indicazioni specifiche per il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) derivano dal Regolamento CE n. 1080/2006 e quelle per il Fondo Sociale Europeo (FSE) dal Regolamento CE n. 1081/2006. Le risorse comunitarie, e il relativo cofinanziamento nazionale obbligatorio, sono destinate a tre obiettivi denominati rispettivamente (i) Convergenza, (ii) Competitività regionale ed occupazione, (iii) Cooperazione territoriale europea. In Italia rientrano nell’obiettivo Convergenza le regioni Campania, Puglia, Calabria e Sicilia, oltre alla Basilicata in regime transitorio e nell’obiettivo Competitività regionale ed occupazione le regioni Emilia-Romagna, Friuli Venezia-Giulia, Liguria, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Provincia Autonoma di Bolzano, Provincia Autonoma di Trento, Toscana, Umbria, Valle d’Aosta, Veneto oltre a Abruzzo, Molise e Sardegna in regime transitorio.
Con la Delibera CIPE n. 166/2007 si è inizialmente definita la programmazione del Fondo per le Aree Sottoutilizzate (FAS) in attuazione del Quadro Strategico Nazionale 2007-2013. Tra gli orientamenti strategici più rilevanti la definizione dei cd. Obiettivi di servizio per migliorare i servizi essenziali nelle regioni del Mezzogiorno per accrescere la qualità della vita dei cittadini e creare condizioni favorevoli per l'attrazione di investimenti privati. Il sistema degli Obiettivi di Servizio che si concentra su quattro ambiti strategici (istruzione, servizi di cura per infanzia e anziani, gestione dei rifiuti urbani e al servizio idrico integrato), è stato definito inizialmente come sistema premiale con la Delibera CIPE n. 82/2007 e successivamente, con la Delibera CIPE n. 79/2012, come vero e proprio sistema di programmazione condizionato a risultati misurati attraverso specifici indicatori statistici.
Gli strumenti operativi di attuazione inizialmente previsti dal quadro strategico delle risorse nazionali del ciclo 2007-2013 del Fondo per le Aree Sottoutilizzate (FAS), poi rinominato, ai sensi del Decreto Legislativo n. 88/2011, Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) sono stati riorganizzati con l’introduzione dei Piani di Sviluppo e Coesione ai sensi di quanto stabilito dall'art. 44 del Decreto-legge n. 34/2019 e s.m.i., le cui disposizioni quadro sono contenute nella Delibera CIPESS n. 2/2021.
Nel corso del 2011 è stata avviata, d’intesa con la Commissione Europea (ai sensi dell’articolo 33 del Regolamento CE n. 1083/2006), un’azione per accelerare l’attuazione dei programmi cofinanziati dai Fondi Strutturali 2007-2013 con la progressiva definizione del Piano di Azione Coesione 2007-2013. Il Piano ha visto successive versioni e rimodulazioni.