31 ottobre 2023
Dl sud, Fitto: soddisfatto, rilancio decisivo per crescita Paese "Con Zes unica, coordinamento risorse europee e della coesione e del PNRR" Roma, 31 ott. (askanews) - Si dice "soddisfatto" il ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR Raffaele Fitto, dopo il via libera della Camera al dl Sud che contiene "disposizioni urgenti in materia di politiche di coesione, per il rilancio dell'economia nelle aree del Mezzogiorno del Paese, nonché in materia di immigrazione".
"Il provvedimento - ha affermato il ministro - rappresenta un importante risultato, a conferma di quanto il Mezzogiorno d'Italia sia una priorità del governo. Esprimo apprezzamento per il confronto in aula, che è stato utile, e gli emendamenti sono stati tutti migliorativi del testo", ha proseguito. "Nel dibattito parlamentare abbiamo più volte ascoltato esponenti dell'opposizione criticare i provvedimenti adottati perché, a loro dire, rallenterebbero i processi e rischierebbero di scoraggiare gli investimenti. Ma questa è esattamente la situazione attuale che il Governo invece intende ribaltare", ha sostenuto.
In particolare, "viene assicurato il maggior coordinamento tra le risorse europee e nazionali della coesione e quelle del PNRR, e rafforzata l'efficienza dell'uso delle risorse del Fondo sviluppo e coesione attraverso la conclusione di accordi tra il Governo e le amministrazioni locali, tra l'altro già avviati nelle scorse settimane con le regioni Liguria e Marche, e che proseguiranno con ogni singola regione, con una definizione ben precisa degli interventi previsti in base ad un cronoprogramma concordato", ha assicurato il ministro.
"Così come viene rafforzata la capacità amministrativa di regioni ed enti locali attraverso l'assunzione, per la prima volta a tempo indeterminato, di 2.200 funzionari utilizzando le risorse messe a disposizione dal programma europeo CapCoe", ha proseguito Fitto. "I risvolti geopolitici più attuali inoltre rimettono il Sud e i suoi territori in una posizione di centralità nel Mediterraneo. Per questo abbiamo lavorato, anche attraverso un serio confronto con la Commissione europea, per la creazione della Zes Unica del Mezzogiorno, allo scopo di riconoscere eguali chance di sviluppo a tutte le imprese insediate nel Sud, o che in esso volessero insediarsi, estendendo le medesime semplificazioni e prevedendo il medesimo credito d'imposta - ha spiegato - per investimenti riconosciuto alle imprese operanti nel territorio delle otto Zes. Le attuali Strutture di supporto degli otto Commissari Zes continueranno a svolgere le proprie attività fino a quando non sarà pienamente operativa la Struttura di missione, evitando in tal modo ogni interruzione relativamente alle attività in corso". "Una grande macroarea europea viene riconosciuta come zona economica speciale, con norme che danno certezza normativa e temporale ad imprese e lavoratori all'interno di un'unica Zes del Sud. Tutto ciò non può che giovare all'intero Mezzogiorno in un'ottica di rilancio dell'area decisivo per il paese, all'interno di una strategia e visione di lungo termine che renda strutturale la crescita, e renda il Sud polo attrattivo per investimenti importanti, in grado di assicurare sviluppo e occupazione rafforzando così la competitività del Sud e dell'intero paese", ha concluso il ministro.