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Investimenti per infrastrutture sociali nel Mezzogiorno

La legge n. 160/2019 (art. 1, commi 311 e 312), al fine di incentivare gli investimenti in infrastrutture sociali nei comuni del Mezzogiorno, ha assegnato ai comuni situati nel territorio delle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, un contributo pari a 75 milioni di euro a valere sul Fondo per lo sviluppo e la coesione - programmazione 2014-2020, per ciascuno degli anni dal 2020 al 2023, da destinare a investimenti in infrastrutture sociali.

Il DPCM 17 luglio 2020 (in G. U. n. 244 del 2 ottobre 2020), recante disposizioni esecutive ed attuative, prevede che i contributi siano assegnati nella misura minima di 8.000 euro fino a un massimo di 235.188,65 euro per ciascuna delle annualità di operatività della misura, specificandone i criteri per la quantificazione e l’elenco dei Comuni beneficiari (cfr. allegati I e II del DPCM medesimo).

L’inizio dei lavori deve avvenire entro nove mesi dalla data di pubblicazione del decreto per l’annualità 2020, oppure entro il 30 settembre di ciascun anno per i contributi relativi agli anni 2021, 2022 e 2023 (in considerazione del dilagare dell’epidemia, per l’annualità 2020, è prevista la proroga di ulteriori 3 mesi, su richiesta dell’ente beneficiario). In caso di mancato rispetto dei termini previsti, l’assegnazione può essere revocata con decreto del Ministro per il Sud e la coesione territoriale.

Per “infrastrutture sociali”, si intendono le infrastrutture qualificate come tali nella corrispondente classificazione CUP (Codice Unico di Progetto), quali, a titolo esemplificativo, le strutture scolastiche e sanitarie. L’erogazione del contributo è disposta dal Dipartimento, su richiesta dei singoli Comuni, in base all’avanzamento dell’investimento. La prima quota, pari al 50 per cento del costo dell’opera, è erogata sulla base dell’attestazione da parte dell’ente locale dell’avvenuta aggiudicazione dei lavori.

L’ex Agenzia per la coesione territoriale (oggi Dipartimento per le politiche di coesione e per il sud) è preposta ai successivi controlli a campione.

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