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Alta Tuscia

L’Alta Tuscia dal punto di vista geografico è situata nella zona nord-ovest della Regione Lazio, in provincia di Viterbo, al confine con Toscana e Umbria. Dal punto di vista storico questi territori sono accomunati dall’essere stati prima parte del dominio dell’Antica Città etrusca di Vulci, e poi parte del Ducato di Castro durante il pontificato di Paolo III Farnese. Dal punto di vista geomorfologico, seppur l’area sia accomunata dall’appartenenza al medesimo Distretto Vulcanico Vulsino, è possibile identificare due zone caratterizzate una dal Lago di Bolsena, l’altra dalla Maremma, che determinano ancora oggi lo sviluppo urbanistico e quello economico.


L’Area progetto comprende 19 comuni per una superficie di 1.243 km2 ed un totale di 53.607 abitanti. Lo spopolamento risulta complessivamente meno accentuato che in altra Aree Interne solo grazie alla presenza dei due comuni maggiori di Tuscania e Montalto di Castro e mitigata da un percentuale di residenti straniere superiore alla media delle altre aree interne e pari all’8,8%:; la percentuale di over 65, in crescita, si attesta al 26,8%.


Obbiettivo della strategia approvata dal punto di vista dello sviluppo del territorio è la costituzione di una rete territoriale molto forte, che sia in grado di gestire e valorizzare l’intera area, resa più adeguata nei servizi essenziali dalle risorse ex Legge di Stabilità riposizionandola come destinazione turistica, potendo contare sulla vicinanza con Roma e con il porto di Civitavecchia. La Strategia finanzia: il potenziamento e miglioramento della didattica attraverso la dotazione di strumentazione informatica e la formazione integrata rivolta sia ai docenti che agli studenti anche nei campi della sostenibilità e della transizione digitale; il supporto alla medicina di territorio attraverso l’attivazione del servizio di telemedicina e la creazione di un complesso di eccellenza per i disturbi dello spettro autistico; interventi sulla mobilità con servizi territoriali di car-pooling, taxi sociale, minibus a domanda intermedia oltra alla creazione di una infrastruttura di punti di ricarica elettrica e la promozione della ciclabilità in contesti urbani periferici.

Lo sviluppo sostenibile concentra tutte le rimanenti risorse sul riposizionamento dell’Area come destinazione turistica, soprattutto mediante interventi sul Geoparco della Tuscia con interventi lungo il percorso della Via Francigena, riqualificazione dei sentieri esistenti e creazione di nuovi percorsi e raccordi, realizzazione punti di accoglienza e sistema turistico digitale, ospitalità turistica sociale nei piccoli comuni e aree camper attrezzate. Infine la creazione del percorso dell’antica Via Clodia e delle sue varianti.

Il valore complessivo delle risorse messe a disposizione è pari a 8.472.054.87 euro.

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