L’area interna Canal del Ferro - Val Canale è situata nella parte nord-orientale della Regione Friuli Venezia Giulia e comprende gli otto Comuni di Chiusaforte, Dogna, Malborghetto Valbruna, Moggio Udinese, Pontebba, Resia, Resiutta e Tarvisio, con una popolazione di circa 10.000 abitanti.
L’applicazione del Trattato di Schengen, con l’apertura dei confini nazionali prima verso l’Austria (1995) e poi verso la Slovenia (2007), ha decretato il dissolvimento dell’economia dell’area del Canal del Ferro e della Val Canale, che si era plasmata attorno al sistema di uffici pubblici propri di una zona di confine (Dogana, Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza, Esercito, Ferrovia, ecc.).
Un’economia di rendita, si potrebbe dire, basata soprattutto sul commercio. In questa cornice, il percorso di costruzione della Strategia di Area ha consentito agli attori locali di portare avanti la riflessione già avviata intorno al rilancio del territorio in chiave turistica, partendo dall’elevato pregio ambientale dell’area e dalla sua relativa
incontaminatezza. Ed è, quindi, intorno a questa visione che è stata orientata la Strategia, con l’obiettivo di ridurre la distanza in termini qualitativi e quantitativi ancora esistente rispetto all’immediata concorrenza di
oltre confine.
Gli interventi previsti riguardano il supporto alle imprese del territorio in termini di innovazione tecnologica, con riferimento ai settori considerati prioritari: agroalimentare, lavorazione del legno e turismo. Sono previsti anche interventi per favorire la creazione di nuove imprese e l’autoimprenditorialità, insieme alla formazione del personale dipendente. Particolarmente rilevante appare un intervento in favore delle micro e piccole imprese locali che è diretto a mantenere quel tessuto necessario per garantire la resilienza delle piccole comunità di montagna, anche attraverso l’attivazione di cooperative di comunità nei centri minori. Il duplice approccio alla tecnologia e all’attenzione del mantenimento della comunità si trova negli interventi pensati nei settori della Scuola e della Salute. Nel primo settore, è previsto un ampliamento della tecnologia, utile a consentire che gli alunni delle pluriclassi possano relazionarsi con loro coetanei di altri plessi scolastici; sul fronte della comunità, si evidenzia un intervento diretto a creare un laboratorio Parco in ogni plesso, per sostenere la conoscenza degli elementi naturalistici e paesaggistici del territorio, oltre che l’ampliamento dei servizi in favore delle famiglie (creazione di servizi pre e post scuola; istituzione di sezioni primavera).
Nel settore Salute, insieme alla sperimentazione di servizi di Telemedicina, si prevede la strutturazione di servizi di prossimità e domiciliarità per persone anziane, realizzati da cooperative di comunità.
Infine, interventi di sviluppo e di mobilità sono costruiti intorno alla importante infrastruttura della ciclovia Alpe Adria che rappresenta per l’Area il vettore di un flusso turistico in costante aumento e che con la Strategia di intende consolidare. Il valore complessivo della Strategia d'area è pari a circa 7,8 milioni di euro.