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Alta Valtellina

La Strategia dell’Area Interna “Alta Valtellina” è stata la prima ad essere approvata a livello nazionale. Il documento è il frutto di due anni di lavoro coordinato tra territorio, Regione Lombardia e Comitato Nazionale Aree Interne, con l'obiettivo di individuare e sostenere le esperienze più promettenti presenti sul territorio, e di assecondare quelle dinamiche in grado d’intervenire in maniera incisiva per un'inversione dei trend demografici e del modello di sviluppo dell'area, oggi in crisi. La Strategia si basa sul concetto semplice che un ambiente ben governato e ospitale favorisce il benessere di chi ci vive, ma diviene anche attrattivo per altri soggetti (siano essi turisti, studenti, imprese) i quali, a loro volta, inducono ricchezza e benessere per la popolazione.


La visione di sviluppo conferma nei suoi elementi portanti quella già enunciata nel preliminare di strategia:

  • la volontà di valorizzare quelle esperienze che, localmente, hanno sviluppato attività innovative con specifico riferimento al contesto alpino e agli elementi identitari storico-culturali che caratterizzano l’Alta Valtellina
  • la possibilità di innescare su queste risorse locali un nuovo modello di sviluppo economico incentrato sulla ricerca di un equilibrio tra sostenibilità, innovazione e territorio
  • la scelta di accompagnare la comunità locale, potenziando l’attenzione dei confronti delle fasce più deboli (anziani e disabili) e sostenendo i giovani in nuovi percorsi d’imprenditorialità.

La Strategia propone pertanto interventi per migliorare la mobilità e il trasporto pubblico, il sistema di servizi per disabili e anziani, la fruizione del patrimonio culturale, la gestione sostenibile del comprensorio; ma la sua attenzione è rivolta prioritariamente ai temi della formazione, dell’istruzione e dello start up d’impresa attraverso l’implementazione di:

  • laboratori di educazione ambientale nelle scuole primarie e secondarie del comprensorio
  • formazione professionale incentrata sui temi della gestione del territorio
  • potenziamento della ricerca applicata svolta da Università esterne all’area (monitoraggi della fauna e della flora, impatti dei cambiamenti climatici, elementi geomorfologici, ricerche di carattere sociologico)
  • start up d’impresa per sostenere le migliori idee imprenditoriali legate alle tematiche del comprensorio, anche grazie all’interazione con l’attività di ricerca applicata di cui al punto precedente.

In questo contesto, il Parco Nazionale dello Stelvio, fattore identitario e di eccellenza, si presta a rappresentare fortemente l’elemento di innesco del cambiamento proposto dalla Strategia, ribaltando il concetto di area protetta: da insieme di regole di tutela e conservazione a strumento propulsivo di valorizzazione sociale ed economica del territorio.

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