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Il negoziato sulla ripartizione delle risorse per la CTE

Le risorse FESR 2021-2027 per la CTE sono complessivamente pari a circa 9 miliardi di Euro a prezzi correnti, con un peso percentuale sul totale delle risorse coesione del 2,4%, in diminuzione rispetto al 2,75% del 2014-2020. Le somme destinate all’Italia risultano pari a 947.705.629 Euro a prezzi correnti, in diminuzione di circa il 16,6% sul 2014-2020. Tale importo è suddiviso tra programmi transfrontalieri e transnazionali rispettivamente per 723.649.055 Euro e 224.056.504 Euro. Le risorse della componente interregionale (programmi ESPON 2030, Interact, Interreg Europa, URBACT IV) non sono ripartite tra gli Stati membri ma assegnati direttamente dalla Commissione.

La quota massima di cofinanziamento UE è passata dall’85% del 2014-2020 all’80% del 2021-2027, fatte salve le eccezioni relative ai programmi che coinvolgono anche Paesi in pre-adesione (strumento IPA III) e/o del Vicinato meridionale (strumento NDICI).

Tra il febbraio e il maggio 2021 il Dipartimento ha condotto il negoziato con le Regioni e Province autonome italiane sulla ripartizione delle risorse FESR tra i 10 programmi transfrontalieri e i 5 transnazionali cui partecipa l’Italia, concluso con un accordo tecnico sulla base del quale il Dipartimento ha formalizzato alla Commissione europea, a inizio giugno, la tabella di ripartizione ai fini dell’atto di esecuzione della Commissione sulle risorse di cui all’art. 11 del Regolamento Interreg.

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