Esplora contenuti correlati

Garfagnana

L’area, posta nella parte più a nord della Toscana, tra le Alpi Apuane e l'Appennino tosco-emiliano, confinante sia con la Liguria che con l’Emilia, è composta da 38 comuni. L’area progetto, più stretta e totalmente montana, a favore della quale si realizzano gli interventi, è di 19 comuni tutti periferici o ultraperiferici con una popolazione di 38.000 abitanti, su una superficie di 1.063,4 kmq con densità abitativa di 37,2 ab/kmq, e caratterizzata da una debolezza strutturale e, soprattutto da una elevata distanza dai servizi essenziali che ha determinato lo spopolamento, l'invecchiamento della popolazione, la perdita di funzioni e lo scarso presidio del suolo. Le azioni in ambito sanitario si concretizzando nel potenziamento della Telemedicina e delle figure degli infermieri di comunità. Gli interventi sulla mobilità andranno a garantire il recupero funzionale degli edifici di 6 stazioni ferroviarie lungo la linea Lucca-Aulla, costruendo gli hub necessari per una maggiore interazione del sistema gomma-rotaia e tra questo e il sistema di trasporto di prossimità. Questo permetterà di rafforzare l'utilizzo della spettacolare linea che collega Mediavalle del Serchio a Garfagnana e Lunigiana anche a fini turistici. In ambito educativo, l'intervento più significativo riguarda l’attivazione di percorsi di formazione e di assistenza tecnica, per trasferire nuove competenze nel settore artigianale e in particolare nella produzione di tessuti e prodotti lapidei, nonché della biodiversità agricole e del paesaggio. Inoltre l’area ha deciso di intervenire sull’accrescimento della sicurezza del territorio, quale precondizione necessaria alla permanenza nello stesso della popolazione, e a sostenere percorsi partecipativi e attivi di tutela del territorio, per una migliore prevenzione e la riduzione degli interventi rimediali.

Lo sviluppo locale dipende dal recupero e dalla valorizzazione del paesaggio, e in particolare dalle aree a pascolo attraverso lo sviluppo di forme di riutilizzazione delle superfici non utilizzate, avviando sistemi di aggregazione partecipata dei terreni (come le "associazioni fondiarie"), per incrementare le opportunità di allevamento, salvaguardare il territorio e la biodiversità zootecnica (razze locali). Cibo, agrobiodiversità e territorio possono rappresentare il futuro di quest'angolo di Toscana, come già dimostrano le presenze turistiche.

Principali risultati attesi sono: Accrescere la percentuale di residenti e/o turisti che usano il trasporto pubblico collettivo; Accrescere la professionalità competente dei docenti (attraverso formazione alle nuove tecnologie; alle innovazioni educative e didattiche, ecc.); Accrescere l'utilizzo produttivo e sostenibile del bosco e il valore di mercato dei prodotti delle filiere bosco-legno; Accrescere la resilienza ai terremoti (microzonazione sismica, analisi della  condizione limite per l’emergenza,  piani di emergenza, ecc.).

Il valore complessivo delle risorse messe a disposizione è pari a 9.086.815 euro.

Torna all'inizio del contenuto