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Cosa finanzia

Sono finanziabili le attività imprenditoriali relative a produzione di beni nei settori dell'artigianato, dell'industria, della pesca e dell'acquacoltura, ovvero relative alla fornitura di servizi, ivi compresi i servizi turistici. Sono escluse dal finanziamento le attività del commercio ad eccezione della vendita dei beni prodotti nell'attività di impresa (per l’estensione della misura “Resto al Sud alle imprese agricole per le annualità 2017-2020 si rinvia all’articolo 2 del medesimo decreto-legge n. 91/2017).

Successivamente alla sua istituzione, l’ambito di intervento della misura è stato modificato sia per quanto riguarda i soggetti beneficiari (ampliando la sfera territoriale e soggettiva di applicazione dell’intervento) sia per quanto concerne le caratteristiche della misura, con i seguenti provvedimenti normativi, dai quali deriva l’assetto attualmente vigente:

  • legge n. 145/2018 (art. 1, comma 601): innalzamento del limite di età per l’accesso alle agevolazioni (da 35 anni a 45 anni) e estensione della misura alle attività libero professionali;
  • decreto-legge n. 123/2019 (5): estensione della misura ai territori dei comuni del cratere sismico del centro Italia (Lazio, Marche e Umbria) ed eliminazione del limite di età per l’accesso ai finanziamenti nei 24 comuni che hanno avuto una percentuale di edifici inagibili superiore al 50 per cento;
  • decreto-legge n. 34/2020 (245-bis): innalzamento (dal 35% al 50%) della quota di finanziamento concedibile sotto forma di contributo a fondo perduto, con conseguente rimodulazione al 50% della quota di finanziamento come prestito a tasso zero, nonché innalzamento (da 50.000 a 60.0000 euro) del finanziamento massimo per le imprese esercitate in forma individuale (nel caso in cui l'istanza sia presentata da più soggetti già costituiti o che intendano costituirsi in forma societaria, ivi incluse le società cooperative, l'importo massimo del finanziamento erogabile è pari a 50.000 euro per ciascun socio, fino ad un ammontare massimo complessivo di 200.000 euro). Inoltre l’art. 245 del medesimo decreto, al fine di salvaguardare la continuità aziendale e i livelli occupazionali delle attività finanziate dalla misura agevolativa «Resto al Sud» ha previsto l’erogazione in favore dei beneficiari dell’intervento di un ulteriore contributo a fondo perduto (contributo di liquidità) a copertura del fabbisogno di circolante, nella misura di € 15.000 per le attività di lavoro autonomo e libero professionali e di € 10.000 euro per ciascun socio, fino a un massimo di 40.000 euro, per quelle esercitate in forma societaria;
  • legge n. 178/2020 (art. 1, comma 170): innalzamento del limite di età per l’accesso alle agevolazioni (da 45 a 55 anni), che quindi ad oggi spettano ai soggetti compresi da 18 e 55 anni di età;
  • decreto-legge n. 121/2021 (art. 13): estensione della misura al settore del commercio e ai territori insulari dei comuni di Campo nell'Elba, Capoliveri, Capraia, Giglio, Marciana, Marciana Marina, Ponza, Porto Azzurro, Portoferraio, Portovenere, Rio, Ventotene, localizzati nelle isole minori del Centro-Nord, nonchè alle isole minori lagunari e lacustri

Le finalità della misura di politica economica sono, quindi, cambiate nel tempo, da strumento nato per promuovere l’imprenditorialità giovanile nel Mezzogiorno è divenuta una misura di intervento più ampio con il fine non solo di rafforzare il sistema imprenditoriale, ma anche di contenere la disoccupazione, contribuire al contrasto dello svuotamento dei territori e dell’impoverimento del Sud e di altre aree del paese particolarmente svantaggiate.

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