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Dolomiti Friulane

La Strategia dell'area interna delle Dolomiti Friulane, che porterà investimenti per circa 7,5 milioni di euro,
riguarda 16 Comuni. Otto sono quelli che fanno parte dell’area progetto: Barcis, Cimolais, Claut, Erto e Casso,
Frisanco, Meduno, Tramonti di Sopra, Tramonti di Sotto. L'area strategica ricomprende, oltre ai suddetti, anche
i Comuni di Andreis, Arba, Cavasso Nuovo, Fanna, Maniago, Sequals, Vajont e Vivaro, tutti in provincia di
Pordenone. L’area interna occupa una superficie complessiva di 898,50 km², di cui 728,80 km² ricadenti negli otto Comuni d’area progetto. La popolazione complessiva, poco più di 26.000 residenti, vede appena 4.700 abitanti nell'area progetto, per un valore medio di appena 6,5 residenti/km². Appena il 27% della popolazione ha meno di 34 anni, contro un 28% di anziani residenti.
Le Dolomiti Friulane rappresentano un contesto paesaggistico caratterizzato da ricchezza ambientale ed elevata
naturalità. Dell'area fa parte anche il sito UNESCO “Dolomiti Friulane”, rappresentato simbolicamente dalla
guglia del Campanile di Val Montanaia. Il territorio è caratterizzato da una significativa presenza di superficie forestale, pari al 62,7% del totale (la media regionale è del 44,7%), questo dato deriva anche dal progressivo abbandono delle attività agricole: la percentuale di superficie agricola utilizzata, secondo i dati del 2010, è pari al 12,1%. La conformazione orografica e infrastrutturale, la localizzazione dei servizi a valle, in particolare per quanto riguarda sanità e istruzione di secondo grado, e la concentrazione delle attività produttive, e dunque delle occasioni di lavoro, nel distretto pedemontano, sono fattori che portano naturalmente i Comuni dell’area montana (l'area progetto) a “gravitare” verso quelli di area strategica.

Attraverso le azioni della strategia si intende, quindi, mettere a sistema e a servizio dell’area progettuale la maggior forza e capacità innovativa, in termini produttivi e di servizi, espressa dell’area strategica, così da ingenerare un meccanismo di sviluppo equilibrato di tutto il territorio, in controtendenza a quanto invece avverrebbe senza un intervento. L’area progetto ha tutte le carte in regola per candidarsi a meta di un turismo di qualità. Per poterlo fare, però, le imprese dell’intera area hanno l'esigenza di un supporto nella costruzione di una strategia industriale/produttiva competitiva. Queste attività andranno a toccare il sistema produttivo locale
agroalimentare; il marketing d’area (per far conoscere gli elementi di forza e attrattività); la gestione e
valorizzazione del paesaggio; il coordinamento dell’offerta territoriale di eventi, prodotti e servizi turistici; il sostegno alle attività cooperative per la gestione di servizi integrati, rivolti alla popolazione residente e ai turisti; lo scambio di esperienze e l'integrazione tra sistema scolastico, istituzioni locali e mondo del lavoro locale.
In ambito sanitario, si forniranno alla popolazione anziana strumenti in grado di migliorare la possibilità di
vivere nella propria casa in condizioni adeguate sia dal punto di visto sanitario che socio-relazionale. Si prevede
l'utilizzo della telemedicina, ma anche la strutturazione di almeno otto punti salute, sfruttando e adeguando gli
spazi sanitari ambulatoriali esistenti o individuandone di nuovi.
Il miglioramento della mobilità - a favore dei residenti e turisti - sarà realizzato anche attivando nuove convenzioni con il gestore dei servizi di trasporto locale sia dotando le singole amministrazioni con dei mini van, per implementare un modello di trasporto integrativo e flessibile, da attuarsi attraverso forme di stretta collaborazione tra i Comuni dell’area e sotto l’egida dell’UTI.

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