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Alto lago di Como e Valli del Lario

L’area interna “Alto Lago di Como e Valli del Lario” comprende 32 Comuni equamente distribuiti tra le province di Como e di Lecco. Il suo territorio si estende dalle sponde lacuali alle valli più interne, per una superficie complessiva di 450 kmq, con una forte differenza altimetrica: è possibile passare in pochi chilometri da 200 a 2000 metri slm. La densità abitativa media è bassa (87,28 abitanti per kmq), in un contesto caratterizzato dalla presenza di molti piccoli Comuni: quasi il 70% ha meno di 1000 abitanti e il 30% meno di 300. La popolazione degli ultra-sessantacinquenni (24,5%) è quasi il doppio di quella di giovani e minori (12,5%), indice sintomatico di uno squilibrio generazionale che porta con sé una duplice conseguenza: da un lato, un incremento della domanda di accesso ai servizi sanitari, sociosanitari e assistenziali, dall’altro, la contrazione della fascia attiva della popolazione. Per contrastare questi fenomeni, la Strategia d’Area – con il suo motto “LArGO ai giovani” – individua due priorità: il lavoro sui giovani e con i giovani, per rafforzarne le competenze e le capacità; il potenziamento delle reti territoriali.

Gli investimenti previsti, pari a quasi 22 milioni di euro, perseguono tre obiettivi:

  • ricomporre la frammentazione”, puntando sul raccordo tra il sistema scolastico e il mondo delle imprese e dell’associazionismo 
  • liberare le energie”, incentivando lo sviluppo della filiera agroalimentare e di un circuito turistico integrato e avviando nel contempo un processo virtuoso di cura e presidio del territorio (accessibilità fondiaria, filiera bosco-legno, protezione civile, catasto)
  • sostenere le eccellenze”, potenziando quei settori in cui le imprese locali possono affermarsi in una dimensione internazionale (cluster meccanica, meccatronica, energia).

La precondizione perché la Strategia possa trovare attuazione è costituita dallo sviluppo delle condizioni di mobilità (a partire dalla riorganizzazione del TPL), per un territorio che divenga più accessibile per i cittadini e i lavoratori e più fruibile da parte dei visitatori. Sul fronte dell’offerta scolastica è previsto un incremento della formazione di base e linguistica, delle competenze tecnologiche e di programmazione, ma anche delle attività extracurriculari e di laboratorio orientate a sostenere la conoscenza del territorio. Si punta inoltre su un maggior raccordo tra scuola e impresa, attraverso l’organizzazione di momenti di incontro tra studenti e imprenditori e un maggior allineamento dell’offerta formativa rispetto alle vocazioni imprenditoriali dell’area. Per sostenere e incrementare la competitività delle imprese locali, la Strategia prevede percorsi stabili di dialogo tra il sistema imprenditoriale della meccanica/meccatronica/energia e i centri di ricerca, attività di formazione continua, una linea d’intervento dedicata ai giovani per l’avvio di nuove imprese, azioni mirate al rilancio delle “produzioni eroiche” della filiera agroalimentare, attraverso la valorizzazione delle produzioni tipiche e di pregio dell’area e delle professioni legate alla cura del territorio. Per il potenziamento dell’offerta turistica, in un’ottica integrata e di sistema, è previsto l’incremento degli itinerari ciclabili ed escursionistici tra lago e valli, nonché la valorizzazione del polo centrale di Colico e dell’Orrido di Bellano quali punti di snodo e “vetrine” dell’area.
Sul fronte socio-sanitario verranno potenziati i servizi di assistenza indirizzati alle fasce più fragili della popolazione, quali anziani e disabili, attraverso la figura del “custode sociale” e lo sviluppo di servizi di telemedicina e teleassistenza. Altri interventi riguardano il superamento della frammentazione nella governance locale, tramite la riorganizzazione su scala intercomunale dei servizi di protezione civile, catasto, normativa sismica e promozione turistica, l’efficientamento energetico di una serie di strutture pubbliche (scuole, spazi polifunzionali e municipi), l’avvio di azioni di capacity building per migliorare le competenze e le capacità progettuali e gestionali di amministratori e funzionari.

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