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Val di Lanzo

L’Area Interna delle Valli di Lanzo, situata in Piemonte in Provincia di Torino, si sviluppa su una superficie di
694,73 kmq e comprende 19 Comuni afferenti a due distinte Unioni Montane ovvero l’Unione Montana di
Comuni delle Valli di Lanzo, Ceronda e Casternone e l’Unione Montana Alpi Graie. Le caratteristiche strutturali, socioeconomiche e sociali del territorio contribuiscono alla composizione di un quadro sfaccettato, caratterizzato da un insieme di elementi di natura puntuale e trasversale che, in termini di opportunità e di criticità, esprimono la complessiva necessità di valorizzare il senso identitario del territorio. Dal punto di vista demografico l’area si caratterizza per il persistere di un fenomeno di spopolamento che ha colpito significativamente il territorio nell’ultimo secolo. La popolazione attualmente residente nell’area proggetto conta 23.928 unità, con un calo dell’8,84% dal 1971 ad oggi. Tra il 2012 e il 2019 la popolazione è diminuita ulteriormente. La situazione demografica appena descritta costituisce, al contempo, la causa e la conseguenza del forte impoverimento della struttura socioeconomica e della vitalità del territorio producendo, quale effetto diretto, la riduzione dei servizi e delle opportunità occupazionali. Tale effetto sfavorisce la permanenza della popolazione residente e riduce l’attrazione di nuovi residenti, contribuendo al crescere dell’impoverimento del territorio, con particolare acuità nei comuni di alta Valle. L’analisi del territorio, l’individuazione dei punti di rottura che si intendono provocare e la definizione dei risultati che ci si attende di raggiungere hanno permesso al territorio di delineare una visione complessa e strutturata cui si aspira, identificando la “via di fuga” dell’Area dalla sua attuale situazione, verso un nuovo e preferibile scenario futuro. Tale visione può essere espressa nella volontà di “avvicinare” il territorio alle esigenze di cittadini, imprese, Amministrazioni e turisti, riducendo la lontananza dai servizi essenziali - elemento di origine caratterizzante le Aree Interne del Paese - e riducendo la marginalizzazione dell’Area in termini sociali ed economici. A partire dall’idea guida strategica “La montagna si avvicina”, si intende garantire questo avvicinamento, in primo luogo verso l’interno, attraverso la riscoperta di un territorio vicino e identitario. Un territorio vicino, che possa assicurare ai cittadini un’adeguata riduzione - se non una completa eliminazione - della distanza dai servizi essenziali. Proprio tale elemento costituisce il fondamento per garantire un’inversione nella tendenza di spopolamento demografico rilevata con costanza negli ultimi decenni e per sostenere, in una prospettiva di lungo periodo, lo sviluppo di una rinnovata capacità di attrazione che possa permettere l’insediamento residenziale di nuovi individui e famiglie. Un territorio identitario, che vada nella direzione di recuperare e riscoprire i saperi e le risorse locali e sappia riconoscerne l’eccellenza e la significatività. La ri-definizione dell’identità del territorio - in termini produttivi, culturali, ambientali - costituisce, quindi, un passaggio essenziale per ravvivare un disperso senso di appartenenza da parte della popolazione e della società economica che oggi non riconoscono più pienamente il valore del proprio territorio e, dunque, dimostrano una limitata e inefficace capacità di comunicarlo verso l’esterno. La Strategia d’Area intende inoltre garantire un avvicinamento anche nei confronti dell’esterno, mediante la costruzione di un territorio attraente ed accogliente. A partire da tali assunti strategici, sono state definite le linee di azione che si intendono attuare al fine di portare a conclusione il periodo di depauperamento sociale ed economico in atto e di intraprendere una rigenerazione del tessuto locale su basi innovative.
Le azioni individuate declinano compiutamente i due ambiti di azione prioritari identificati, riconoscendo,
nell’ambito del primo pilastro le iniziative legate ai comparti della sanità, dell’istruzione e della mobilità e definendo un unico ambito di riferimento per lo sviluppo locale. Gli interventi sono i seguenti: Attivazione di servizi sanitari di comunità, Potenziamento del sistema di gestione delle emergenze, Consolidamento dei legami tra scuola e territorio, Messa in rete del sistema formativo del territorio, Riorganizzazione del sistema di trasporto pubblico locale e di collegamento con l'esterno, Recupero e valorizzazione delle filiere produttive locali, Valorizzazione delle risorse turistiche, culturali e ambientali Sviluppo di servizi digitali, Assistenza tecnica e Animazione territoriale
La copertura finanziaria degli interventi ammonta a euro 10.830.500,00 ed è assicurata dalle seguenti risorse:

  • Legge di Stabilità: euro 3.760.000,00;
  • FESR: euro 4.000.000,00;
  • FEASR: euro 2.500.000,00;
  • Altre risorse pubbliche: 570.500,00
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