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Appennino emiliano

La montagna di latte è più forte: approvata la strategia dell'area interna dell'Appennino Emiliano

Sono 7 i Comuni dell'area Appennino Emiliano e occupano una superficie di circa 800 chilometri quadrati. Ci vivono in tutto 33.914 persone, ma un terzo degli abitanti è concentrato a Castelnovo ne' Monti: anche se l'area non vive una situazione di declino demografico (+0,5% tra il 2001 e il 2011), alcune frazioni hanno perso anche il 30% della popolazione dal 1971.
La strategia d'area, che mobilita risorse per un totale di 28,5 milioni di euro, fa propri tutti i punti di forza su cui può contare l'area interna. Il primo è senz'altro la presenza di un importante centro di servizi, rappresentato da Castelnovo ne' Monti, che è anche l'ente che esprime il sindaco referente del territorio, dove hanno sede un presidio ospedaliero e istituti superiori. Vi è poi la presenza di relazioni extraregionali importanti che legano il versante emiliano dell'Appennino a quello toscano della Garfagnana e della Lunigiana, un'avviata esperienza di cooperazione strategica tra enti e nella gestione del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano.

In ambito produttivo e socio-sanitario, sono due gli elementi chiave, che la Strategia va a rafforzare: il primo è la diffusione della zootecnia, considerato "elemento irrinunciabile per l’identità e la coesione del territorio", il secondo l'esperienza della cooperazione di comunità, che si è realizzata nel territorio dell’Appennino Emiliano e ha una portata innovativa su scala nazionale (con le due esperienze dei Briganti del Cerreto e della Valle dei Cavalieri). Alle cooperative di comunità, così, vengono assegnate funzioni di presidio sociale, dalla consegna di beni di consumo a domicilio alla mobilità mutualistica, rivolte in particolare alle fasce più fragili di popolazione (gli ultra sessantacinquenni, rappresentano nell’area il 27% del totale degli abitanti).
Tra i progetti più significativi nell'ambito della strategia d'area ci sono inoltre la creazione di un Polo scolastico integrato a Villa Minozzo, che sulla scorta del nido realizzato nello stesso Comune da Reggio Children, sappia attirare un numero maggiore di iscritti; l'istituzione di una centrale della mobilità che funzionerà a chiamata e razionalizza l'azione già svolta in questo ambito dalle cooperative di comunità; l'introduzione della figura dell'infermiere di comunità, che opererà accanto al presidio ospedaliero di Castelnovo ne' Monti.
Lo sviluppo locale muove intorno all'idea di "Montagna del latte", con un progetto di filiera del Parmigiano Reggiano di Montagna focalizzato su una nuova strategia commerciale, sulla sostenibilità e internazionalizzazione: un intervento che vale 9 milioni di euro, ed incide anche in ambito formazione/istruzione, per creare in loco le competenze necessarie al suo successo. C'è, infine, l'ambito turistico, con interventi che puntano a valorizzare quanto già fatto dalla Regione Emilia-Romagna, ad esempio con il bel progetto dell'Alta via dei Parchi.

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