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Basso Ferrarese

"Fare ponti", la Strategia dell'area interna del Basso Ferrarese

Il nome della Strategia approvata rappresenta il senso del progetto: una "ricucitura" spaziale tra terra e acqua e tra costa e città e generazionale, a beneficio di giovani ed anziani. Sono 16 gli interventi che compongono la Strategia, che saranno realizzati in un’area di cui fanno parte 8 Comuni, per un totale di circa 55mila abitanti, che fanno parte dell'Unione Terre e Fiumi. Il valore complessivo degli interventi è pari a circa 11,5 milioni di euro.
La Strategia permetterà di creare servizi innovativi soprattutto per gli over 65 con patologie croniche, per migliorare la qualità del servizio e della qualità della vita, riducendo gli spostamenti (Azione 1 - Telemedicina),
e dando nuove risposte ai loro bisogni attraverso la valorizzazione delle competenze e delle potenzialità delle generazioni presenti (Azione 2 - Minori & Anziani Insieme). Questo offrirà spazio alla promozione di un nuovo modello di coesione sociale che vada ad attivare le comunità su servizi di prossimità e creazione di opportunità di lavoro (Azione 3 - cooperazione di comunità).
Le azioni che riguardano i giovani sono anche altre: la prospettiva di vita e di sviluppo parte dalla scuola, con
quattro azioni che creano un continuum nella vita dei minori, per farli innamorare del territorio nel quale vivono: percorsi di conoscenza nella scuola dell’obbligo (Azione 4, per formare Cittadini di domani), e doposcuola per i giovani della scuola superiore, per creare occasioni di socialità e di sviluppo delle competenze trasversali (Azione 5 – CampusDelta). Per i soggetti che non hanno qualifiche e non sono occupati, invece, la strategia lavora su due direttrici: la prima, con un’azione volta a contrastare la dispersione scolastica e prevenire situazioni di disagio coinvolgendo tutti gli attori della comunità in un vero e proprio Patto Educativo di Comunità (Azione 6 – PECo), e la seconda sulla promozione di un’occupazione sostenibile e di qualità anche nella direzione della creazione di impresa, sia essa in forma di autoimprenditorialità, che in forma cooperativa (Azione 7 -  GoToJob).
A queste azioni si accompagna un ripensamento del sistema della mobilità attuale, a partire dalle linee di trasporto pubblico: in questo senso va l’azione di riorganizzazione del TPL (Azione 8) con un’azione innovativa verso la sharing mobility e una di integrazione con la comunità organizzata per il trasporto sociale grazie al terzo settore (cooperazione ed associazionismo), implementando l’offerta non strutturata (Azione 9).
Un secondo set di azioni si concentra sullo sviluppo locale. Anche in questo caso, il punto di partenza è costituito dalle potenzialità dell’Area: paesaggio, terra, acqua, e comunità. Il primo tema che integra queste dimensioni è il turismo lento, con una serie di interventi che integrano una rete alla quale mancano alcuni nodi per essere completa: sono i primi passi per comporre la Metropoli di paesaggio che corre lungo le vie d’acqua (Azione 10). Il secondo tema che integra le quattro dimensioni è legato alle azioni sull’agricoltura: a partire dallo sviluppo dell’agricoltura di precisione per le realtà di media dimensione, per innovare il processo produttivo e creare un ambiente più attrattivo anche per le giovani generazioni (Azione 11), si arriva alla collaborazione tra produzione e grande distribuzione con una forte caratterizzazione territoriale, mediante la creazione di un Paniere (Azione 12), passando per l’integrazione tra agricoltura e comunità, con la promozione dell’agricoltura sociale (Azione 13). La precondizione e quindi l’azione trasversale che permette l’intera attuazione della Strategia è un’adeguata infrastrutturazione telematica del territorio (Azione 14). Le azioni trasversali previste per una corretta attuazione si concretizzano nello scambio di buone prassi con altre Aree Interne (Azione 15) e nell’attivazione di un’assistenza tecnica (Azione 16).

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